giovedì 16 novembre 2017

Cos'hanno in comune la matematica ed il vino?

Giovanni Keplero nel 1610
Giovanni Keplero nel 1610 

Lucio Cadeddu, ricercatore del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari e Alessandra Cauli, laureata magistrale in Matematica nell'Ateneo del capoluogo sardo, e ora dottoranda a Torino, hanno scritto un interessantissimo studio sul legame che c'è tra la matematica ed il vino. Questo studio, pubblicato il 10 novembre sulla rivista “International Journal of Mathematical Education in Science and Technology” della Taylor & Francis, è diviso in 6 capitoli:


  1. Kepler and the volume of a wine barrel
  2. Ageing of wine: the Arrhenius equation
  3. Fourier and the construction of a wine cellar
  4. Solving the problem
  5. Examples
  6. More recent investigations


Nel primo di essi si parla del disappunto provato dal grande Keplero sul metodo usato da un mercante per misurare la quantità di vino contenuta in una botte e di come il grande matematico abbia studiato il problema trovando un metodo migliore di quello adoperato dal commerciante.


Nel secondo viene spiegata l'equazione di Arrhenius molto utile per capire l'invecchiamento del vino.


Nel terzo, quarto, quinto e sesto capitolo si parla di come realizzare una cantina nella quale la temperatura sia ottimale per la conservazione del vino tutto l'anno.



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